In questo articolo vedremo insieme quali sono le differenze tra Mercato Libero e Tutelato.

Così potrai capire come trovare le offerte luce e gas che rispondono meglio alle tue esigenze e che ti permettono di risparmiare fin da subito sulla tua bolletta di casa.

Differenze tra Mercato Libero e Tutelato

Da molto tempo si sente parlare di Mercato Libero e Tutelato per le utenze luce e gas ed è importante avere chiara la situazione per non rimanere disorientati in futuro.

A tal proposito potrebbe interessarti approfondire l’argomento leggendo l’articolo dedicato alle differenze tra mercato libero e tutelato.

Così avrai tutte le nozioni importanti del caso e che ti potranno servire nello sfruttamento delle tue utenze.

Vediamo ora i dettagli principali da sapere su questi due mercati:

  • Mercato Tutelato. Questo sistema del settore energetico prevede condizioni economiche e contrattuali per i consumatori decise dall’Autorità.
    Nel dettaglio il prezzo dell’energia viene stabilito trimestralmente da ARERA basandosi sulle variazioni del valore delle materie prime. Questo mercato sarà abolito definitivamente nel 2024, salvo altri rinvii, a favore del nuovo Mercato Libero.
  • Mercato Libero. Il processo di liberalizzazione del mercato del gas e dell’energia ha permesso oggi ai vari fornitori di poter determinare il costo dell’energia e offrire in concorrenza tra loro tante soluzioni contrattuali diverse. In tal modo ognuno può scegliere l’offerta che più risponde alle proprie esigenze.


  • Prezzo. Uguale e bloccato per varie aziende e stabilito dall’Autorità nel Mercato Tutelato e determinato diversamente dai vari fornitori privati in quello Libero (ogni compagnia può offrire il miglior prezzo al cliente.
  • Ente di controllo. Nel Tutelato è l’ARERA e nel mercato libero è l’Antitrust e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
  • Condizioni economiche e contrattuali. Per esempio, nel Tutelato i prezzi variano trimestralmente e in quello Libero ci sono offerte a prezzo fisso da 1 a 3 anni o variabili.

Quindi possiamo dire in generale che le differenze tra Mercato Libero e Tutelato sono legate a:

Sei in cerca di un fornitore per le tue utenze? Visita la pagina dedicata interamente a luce e
gas nella provincia di Torino
.

Nel caso ti trovassi nei dintorni questa potrebbe essere la soluzione per risparmiare immediatamente in bolletta senza alcun problema.

Troverai informazioni sulle offerte disponibili, dettagli sui servizi utili, numeri da contattare e strumenti per il supporto alla clientela. Insomma, tutto ciò che ti servirà per valutare le proposte della tua zona e poter sfruttare le utenze di casa al meglio.

Vantaggi del passaggio da Mercato Libero a Tutelato


Viste le differenze tra Mercato Libero e Tutelato, andiamo a vedere ora quali sono i vantaggi
del passaggio al nuovo sistema, nel particolare:

  • Maggiore possibilità di scelta tra più fornitori. Ogni utente avrà modo di visionare una miriade di offerte diverse e personalizzate e scegliere quella che risponde alle proprie esigenze.
  • Concorrenza tra gestori. Visto la maggiore libertà tra i fornitori sul prezzo è normale che ci siano sempre più proposte vantaggiose, questo per attirare più clienti.
  • Tariffe a prezzo bloccato. Ci sono diverse offerte interessanti che permettono di mantenere uno stesso prezzo basso anche per più di un anno, senza preoccuparsi delle oscillazioni del prezzo.
  • Un solo gestore per entrambe le forniture. Il modo per avere un unico punto di riferimento e magari risparmiare acquistando il “pacchetto completo”.

Per maggiori informazioni su norme in vigore inerenti al settore luce e gas ti consigliamo di visitare il sito ufficiale dell’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente (ARERA).

In questo modo, potrai rimanere aggiornato anche sui prezzi delle materie prime e su altre notizie, la pagina la trovi qui.


“Siete nella cacca fino alle orecchie. Ancora non ve ne rendete conto, ma siete la generazione dei tre niente: niente lavoro, niente reddito, niente risorse. Davvero un gran bel futuro. Ehm, qualcuno mi ha ricordato qualche sera fa che una volta ho detto “l’avidità è giusta”… a quanto pare è diventata legge. Perché, vedete, è l’avidità che spinge il mio amico barista a comprare tre case che non può permettersi senza dare l’anticipo; ed è l’avidità che spinge i vostri genitori a chiedere un mutuo di 250.000 dollari sulla casa che ne vale 200. E con quei 50 correre al centro commerciale a comprare la TV al plasma, l’ultimo cellulare, il computer e già che ci sono anche un SUV. E perché non anche la seconda casa? In effetti conviene. Insomma, lo sappiamo tutti che il prezzo delle case in America sale sempre, giusto? Ed è l’avidità che ha spinto il nostro governo a ridurre il tasso d’interesse all’1% dopo l’11 settembre perché tornassimo tutti a fare shopping. E hanno inventato tante belle siglette per mascherare il grande debito: CMO, CDO, SIV, ABS… Scommetto che ci sono al massimo settantacinque persone in tutto il mondo che sanno che cosa sono. Be’, adesso ve lo dico io: sono solo delle ADM: armi di distruzione di massa. Ecco che cosa sono. Mentre ero dentro mi è sembrato che l’avidità sia diventata ancora più avida, e con l’aggiunta di un pizzico di invidia. I signori degli Hedge Fund se ne andavano a casa con 50, 100 milioni di dollari l’anno, così anche il banchiere si guarda attorno e dice “mica sono l’ultimo imbecille” e comincia a usare la leva finanziaria sugli interessi fino a 40, 50 a 1. Con i vostri soldi, non con i suoi. Con i vostri. E glielo lasciano fare, tanto siete voi che avete fatto il mutuo. E il bello della faccenda è che nessuno è responsabile. Il fatto è che crediamo tutti alla stessa favola. L’anno scorso, signore e signori, il 40% di tutti i profitti societari americani era costituito da proventi finanziari, non dalla produzione o da qualcosa che avesse comunque a che fare con le necessità delle persone. La verità è che ci siamo tutti dentro. Banche, consumatori, tutti muoviamo la giostra dei soldi. Prendiamo un dollaro, lo pompiamo di steroidi e lo chiamiamo “leva finanziaria”. Io invece lo chiamo “finanza dopata”. Ero considerato un uomo piuttosto sveglio nel mio ambiente, e forse sono stato dentro troppo a lungo, però la prigione può anche essere una salvezza; guardi oltre le sbarre e dici “Ehi, ma là fuori sono diventati tutti matti?!”. È chiaro come il sole, basta fare un po’ di attenzione: la madre di ogni male di oggi è la speculazione, il debito indotto. In conclusione, il vero nemico è il prestito, è ora di riconoscere che è un biglietto sicuro per la bancarotta, senza ritorno. È sistemico, maligno, ed è globale come il cancro. È una malattia, e dobbiamo combatterla. E come facciamo a farlo? Come possiamo sfruttare questa malattia a nostro favore? Be’, ve lo dico io, in tre parole: comprate il mio libro! Purtroppo sono ancora schiavo del profitto!”

Novità nella locazione commerciale, dal 2019 arriva la cedolare secca.

Affitti commerciali con cedolare secca dal 1° gennaio 2019 ma non per tutti.

L’articolo 1, comma 59 della legge di bilancio regolamenta l’accesso alla tassazione del 21% alle locazioni di immobili a destinazione commerciale con alcune limitazioni.

Perché il contratto possa beneficiare della cedolare secca e rientri nella tassazione del 21% deve avere due requisiti fondamentali:

1- deve essere stipulato nel 2019

2- deve riguardare immobili di categoria C/1 e con superficie fino a 600 mq escluse pertinenze anche se presenti nello stesso contratto

Attenzione però, La legge di Bilancio 2019 stabilisce che non si potrà applicare la formula della cedolare secca nei casi in cui alla data del 15 ottobre 2018 risulti un contratto per lo stesso immobile non scaduto tra gli stessi soggetti e interrotto anticipatamente.

Quindi è vietato recedere in anticipo da un contratto stipulato prima del 2019 per stipularne uno nuovo con la formula della cedolare secca.

Un breve riepilogo sul funzionamento della cedolare secca.

Parlando di cedolare secca si intende un’imposta sui redditi da locazione sostitutiva dell’irpef e di tutte le imposte dovute in sede di registrazione di un contratto.

L’aliquota del 21% è applicabile a tutti i contribuenti mentre il 10% è riservato ad alcuni casi speciali.

L’opzione di avvalersi della cedolare secca deve essere comunicata all’atto della registrazione del contratto, mentre il pagamento dell’imposta dovrà rispettare le scadenze per le imposte sui redditi che per il 2019 sono:

  • Acconto entro il 30 novembre se l’importo è inferiore a 257,52 euro; se l’importo supera questa cifra si potrà pagare in due rate
  • entro il 16 giugno la prima parte e la restante entro il 30 novembre.
  • Saldo entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.

per approfondire articolo sul Messaggero: clicca qui

La prima filiale virtuale al mondo presentata a Milano

“Widiba”

Widiba, banca virtuale

Widiba la banca on-line, facente parte del gruppo senese annuncia un progetto che ricrea l’esperienza bancaria in realtà 3D. Secondo l’AD Morelli le sperimentazioni tecnologiche avranno un ruolo fondamentale nel rilanciare il gruppo, ma ancora per quest’anno la start up sarà in rosso. Le filiali dovrebbero attrezzarsi di un dispositivo ottico 3D, dove sarà presente una scritta in maiuscolo “Welcome to your bank” naturalmente con il logo e marchio Widiba. La prima filiale virtuale al mondo presentata a Milano e distribuita in 250 esemplari, uno per ogni cliente.
L’investimento si aggira in torno al mezzo milione di euro.

Dentro “Widiba Home”, il cliente interagisce con comandi vocali e oculari, basterà giare lo sguardo, per vedere tutti i diversi servizi bancari, e chiedere le operazioni desiderate a voce, successivamente sarà cura dell’umanoide disponibile 24h a dare tutte le possibili informazioni.

Widiba avrà un ruolo centrale nel rilancio del gruppo senese, nel progetto è presente un grande riferimento alla digitalizzazione, concetto che naturalmente richiede del tempo.

Widiba è stata lanciata un anno e mezzo fa e ha un margine operativo lordo positivo, ma chiuderà il 2017 in perdita a causa dei grandi investimenti,  Cardamone ribadisce che si tratta di una “perdita buona”.
Se la realtà virtuale è il presente per Widiba, la realtà mista è il futuro prossimo, nei prossimi mesi la partnership con Microsoft permetterà l’utilizzo di HoloLens,il primo computer olografico che consentirà al mondo reale di fondersi con ologrammi virtuali“, tutto questo tramite una visiera trasparente. Il cliente potrà contattare i consulenti Mps per condividere le informazioni e in tempo reale risolverle.

Le aziende che sapranno trarre vantaggio dalla tecnologia e offrire ai clienti servizi nuovi e customizzati.
L’Ad di Microsoft Carlo Purassanta ha affermato che sono felici di accompagnare Widiba in questo progetto capace di migliorare l’esperienza dei correntisti.

Per ulteriori approfondimenti clicca qui

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