“Siete nella cacca fino alle orecchie. Ancora non ve ne rendete conto, ma siete la generazione dei tre niente: niente lavoro, niente reddito, niente risorse. Davvero un gran bel futuro. Ehm, qualcuno mi ha ricordato qualche sera fa che una volta ho detto “l’avidità è giusta”… a quanto pare è diventata legge. Perché, vedete, è l’avidità che spinge il mio amico barista a comprare tre case che non può permettersi senza dare l’anticipo; ed è l’avidità che spinge i vostri genitori a chiedere un mutuo di 250.000 dollari sulla casa che ne vale 200. E con quei 50 correre al centro commerciale a comprare la TV al plasma, l’ultimo cellulare, il computer e già che ci sono anche un SUV. E perché non anche la seconda casa? In effetti conviene. Insomma, lo sappiamo tutti che il prezzo delle case in America sale sempre, giusto? Ed è l’avidità che ha spinto il nostro governo a ridurre il tasso d’interesse all’1% dopo l’11 settembre perché tornassimo tutti a fare shopping. E hanno inventato tante belle siglette per mascherare il grande debito: CMO, CDO, SIV, ABS… Scommetto che ci sono al massimo settantacinque persone in tutto il mondo che sanno che cosa sono. Be’, adesso ve lo dico io: sono solo delle ADM: armi di distruzione di massa. Ecco che cosa sono. Mentre ero dentro mi è sembrato che l’avidità sia diventata ancora più avida, e con l’aggiunta di un pizzico di invidia. I signori degli Hedge Fund se ne andavano a casa con 50, 100 milioni di dollari l’anno, così anche il banchiere si guarda attorno e dice “mica sono l’ultimo imbecille” e comincia a usare la leva finanziaria sugli interessi fino a 40, 50 a 1. Con i vostri soldi, non con i suoi. Con i vostri. E glielo lasciano fare, tanto siete voi che avete fatto il mutuo. E il bello della faccenda è che nessuno è responsabile. Il fatto è che crediamo tutti alla stessa favola. L’anno scorso, signore e signori, il 40% di tutti i profitti societari americani era costituito da proventi finanziari, non dalla produzione o da qualcosa che avesse comunque a che fare con le necessità delle persone. La verità è che ci siamo tutti dentro. Banche, consumatori, tutti muoviamo la giostra dei soldi. Prendiamo un dollaro, lo pompiamo di steroidi e lo chiamiamo “leva finanziaria”. Io invece lo chiamo “finanza dopata”. Ero considerato un uomo piuttosto sveglio nel mio ambiente, e forse sono stato dentro troppo a lungo, però la prigione può anche essere una salvezza; guardi oltre le sbarre e dici “Ehi, ma là fuori sono diventati tutti matti?!”. È chiaro come il sole, basta fare un po’ di attenzione: la madre di ogni male di oggi è la speculazione, il debito indotto. In conclusione, il vero nemico è il prestito, è ora di riconoscere che è un biglietto sicuro per la bancarotta, senza ritorno. È sistemico, maligno, ed è globale come il cancro. È una malattia, e dobbiamo combatterla. E come facciamo a farlo? Come possiamo sfruttare questa malattia a nostro favore? Be’, ve lo dico io, in tre parole: comprate il mio libro! Purtroppo sono ancora schiavo del profitto!”
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