la cedolare secca e utilizzata nel 64% dei contratti di locazione stipulati, piuttosto che sommare il reddito da affitto al proprio imponibile irpef (36% dei casi).
in generale la maggiore convenienza della cedolare secca risulta evidente anche dal semplice confronto fra le aliquote; se avvalendosi della cedolare secca oggi il proprietario versa allo stato il 21% (sui contratti liberi) o il 15% (sui contratti concordati) del reddito da affitto percepito, scegliendo l’assoggettamento al regime irpef l’aliquota minima è il 23%, ma spesso sono soggetti ad aliquote marginali superiori.
Si ricade più frequentemente in quella del secondo scaglione (27%), se non del terzo (38%) o oltre.
Si ricade più frequentemente in quella del secondo scaglione (27%), se non del terzo (38%) o oltre.
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